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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Scheletro del padre ritrovato in casa, per il 56enne il pm chiede il rinvio a giudizio

Rischia il processo l'uomo di Corigliano d’Otranto, dichiarato seminfermo e ricoverato in una struttura del basso Salento, accusato anche dell'occultamento del cadavere del genitore. L’udienza preliminare davanti alla gup del Tribunale di Lecce è fissata per il prossimo 28 maggio

LECCE – Il pm chiede il rinvio a giudizio per Luigi Roberto Caracciolo, il 56enne di Corigliano d’Otranto, accusato di aver occultato il cadavere del padre Antonio, di aver utilizzato indebitamente le sue carte di credito e di aver inoltre continuato a riscuotere la pensione dell’83enne deceduto, per una truffa aggravata ai danni dell’Inps da oltre 10mila euro. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore e titolare del fascicolo, Luigi Mastroniani, erano state avviate al momento della macabra scoperta, avvenuta il 12 marzo del 2023.

Quella mattina, su segnalazione della polizia locale, i carabinieri hanno rinvenuto il corpo decomposto dell’anziano, ormai deceduto da un anno, avvolto in un lenzuolo e posizionato fra due lettini da mare. Sin dai primi istanti e per tutte le fasi delle indagini Caracciolo, difeso dall’avvocato Fabrizio Ruggeri del Foro di Lecce, ha respinto ogni addebito, dichiarando che il padre si trovava in Svizzera. Il racconto e la negazione psicologica di quanto accaduto sono rimasti invariati nel corso delle successive settimane. Una realtà dolorosa che, a detta della difesa, sarebbe stata respinta psicologicamente a forza. Rifuggire  e scacciare la morte proprio in virtù del legame morboso tra Caracciolo e un padre dal quale era per lui impensabile separarsi.

A gennaio, il 56enne è stato dichiarato seminfermo e incapace di stare a giudizio: queste le risultanze mediche emerse dall’accertamento forense eseguito dalla psichiatra Mariangela Pascali, incaricata dalla Procura della Repubblica del capoluogo salentino. Proprio alla luce degli esiti della perizia, il pm aveva disposto il ricovero di Caracciolo in una Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica del basso Salento, sottoposto a libertà vigilata.

Ora il giudice dovrà stabilire se accogliere o meno la richiesta del sostituto procuratore, tenendo conto della persistenza e della cronicizzazione del disagio psichiatrico dell’indagato, che potrebbe impedirgli di partecipare in maniera cosciente al giudizio. L’udienza preliminare si terrà il prossimo 28 maggio, davanti alla gup  del Tribunale di Lecce, Valeria Fedele.

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